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EX PALAZZO INAM - CASA DELLA COMUNITA'
PADERNO DUGNANO (MI)

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PALAZZO SANITA' VIA DUE GIUGNO PADERNO DUGNANO STATO DELL'EDIFICIO

L'edificio risale come anno di costruzione al 1970, ed è stato realizzato con struttura in calcestruzzo armato lasciato a vista, così come a quei tempi si atteggiavano molti professionisti aderendo alla "corrente" chiamata " Brutalista ". Importante risulta essere anche la tipologia costruttiva a corte con asse pedonale di servizio lungo tutto il camminamento interno dell'edificio, percorso fiancheggiato da una seduta continua e parzialmente coperto da uno sbalzo strutturale. La tipologia che il progetto di allora proponeva era influenzata da una corrente di nuovi sviluppi urbani le "New Town" vedi l'esempio realizzato in Scozia del Centro Civico Cumbernauld (1958) progettato per 70.000 abitanti. Maggiore compattezza tra zone residenziali e i servizi, il tutto collegato pedonalmente : ecco perché l'edificio di via 2 Giugno contiene un percorso simile. Era uno dei primi edifici con un parcheggio coperto al piano seminterrato e con viabilità carrabile che doveva essere indipendente dal traffico veicolare di altro tipo. A tutt'oggi la condizione dell'edificio risulta : sana dal punto di vista della struttura portante, degradata nelle parti delle murature a vista, energicamente molto dispersiva ed energivora.

PROGETTO DI RECUPERO

Visti i contenuti storici, architettonici ed urbanistici di riferimento che dettano la tutela ed il recupero dell'edificio (vedi rivista" Spazio e Società "n.11 anno 1980 dove il progettista arch.Marco Romano ricostruisce il contesto storico in cui ha sviluppato il progetto nell'inverno 1964), proponiamo interventi di " retrofitting" tali da portare l'edificio agli standard più alti delle richieste energetiche attuali. Molti sono gli edifici recuperati o oggetto di recupero aderenti alla cultura " Brutalista". Queste Architetture di Cemento si prestano a nuove funzioni con interventi chirurgici, con ampliamenti e con cambi d'uso radicali. Nel nostro caso la proposta è quella di farne un edificio dedicato alla SALUTE e al BENESSERE PUBBLICO

Si prevede un rifacimento di tutti i piani con interventi "box in box" Pavimenti con sottostanti coibentazioni, nuove pareti con vetrate performanti e parti opache con coibentazioni efficienti e controsoffitti coibentati in modo da avere una "scatola" completamente a tenuta termica.
Saranno previste opportune schermature fisse e mobili sia sulla parte a loggia continua perimetrale che nella nuova elevazione L'energia che verrà consumata dalle funzioni svolte nell'edificio sarà completamente generata da fonte energetica prodotta in copertura (autoprodotta), i il superfluo verrà ceduto alla rete pubblica. La nuova struttura, come si può ben vedere dalle tavole allegate, presenta uno studio delle "facciate " con un inserimento di grandi superfici " verdi" Inserimento della cultura biofilica che crea benessere mettendo a contatto la persona con la natura. All'interno della corte verrà ricavato un boschetto pensile con bambù su una struttura sospesa a forma circolare; all'interno del boschetto è previsto un passaggio pedonale che faciliterà il collegamento tra una manica e l'altra . Perimetralmente ad ogni piano il sistema del verde arricchirà le facciate con essenze di piccola e media grandezza che saranno accostate da erbacee e graminacee. All'ultimo piano tutt'intorno alla nuova costruzione la vegetazione accompagnerà il perimetro dell'edificio sviluppandosi su contenitori più capienti "DESIGN CHE AIUTA A CURARE" " IL GIARDINO CHE CURA "

La nuova copertura sarà completata con verde pensile di tipo estensivo e la stessa sarà contornata da una gronda completamente occupata da un impianto fotovoltaico. L'energia prodotta pari a circa 140 kw verrà immagazzinata ed utilizzata per il soddisfacimento delle funzioni che si svolgeranno nel nuovo edificio.

ARCHITETTi  Giovanni Maffioletti, Francesca Ripamonti 
COLLABORATORI  Arch.jr. Giulia Scalavicci

esistente 

progetto 

PRESENTAZIONI  PUBBLICHE

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